Stefano Calvagna nasce a Roma nella zona di Capannelle, il 21 settembre 1970.
La vicinanza a Cinecittà e una serie di circostanze lo portarono un giorno sul set di "C'era una volta in America" dove rimase folgorato dall'incontro con Sergio Leone e da James Wood, dal quale ricevette anche una carezza.
All'età di 11 anni comincia a girare cortometraggi con una super 8 del nonno facendo remake trash dei film di Tomas Milian, mentre a 12 comincia a scriverne dei propri.
Dopo aver soggiornato negli States, dove frequenta l'Actor Studios di New York, ritorna a Roma e il 22 dicembre 1992 viene ferito da un colpo di pistola nella gioielleria di famiglia.
Da quel giorno la rottura definitiva con il passato.
Si dedica a tempo pieno alla sua grande passione.
Comincia a scrivere soggetti basati su fatti di cronaca. Nonostante la particolarità delle sue produzioni ha sempre creduto nel proprio impegno, andando avanti e dedicandosi alla ricerca di attori veri.
Ha aiutato persone che volevano entrare in questo mondo, levandole dai disagi sociali e rivalutandole come personaggi cinematografici.
Protagonista della fiction della Rai "Vite a perdere" (sui fatti della Banda della Magliana) è regista di "Senza paura" e "L'uomo spezzato".